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Da Lamela a Alisson, smantellata una Roma di stelle

La Top 11 delle cessioni eccellenti è una formazione di sogni e rimpianti: 373 milioni incassati dal club
Giovedì 10 gennaio 2019
ROMA - Tra le frasi «la Roma non è un supermercato» e «la patria vuole sacrifici» c'è di mezzo un universo di questioni irrisolte. Domande che tornano ciclicamente a ogni sessione di mercato e che non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi: perché la Roma cede periodicamente i suoi pezzi pregiati? Deve vendere per rispettare il fair play finanziario oppure perché trova sempre sulla sua strada quella big dal portafogli grosso a cui non può dire di no? «Ci sono delle norme da rispettare che ti obbligano a far quadrare il bilancio - ha sempre risposto il ds Monchi - generare una plusvalenza serve per poter avere un organico di alto livello».

LA TOP 11. Ognuno si faccia la propria idea. La realtà però mette sul tavolo alcuni dati inequivocabili: tanti ottimi piazzamenti in campionato, un sogno chiamato semifinale di Champions League, il periodico malumore della piazza e una top 11 da 373 milioni di euro incassati. Avete letto bene, si potrebbe fare una formazione con le cessioni dei pezzi pregiati dal 2013 al 2018.

Il primo a fare le valigie, 5 stagioni e mezzo fa, fu l'argentino Erik Lamela, pagato 17 milioni dal River Plate e rivenduto agli inglesi del Tottenham per 30 milioni.

Anche la partenza di Marquinhos risale dell'estate 2013: acquisto da 6 milioni, ceduto al Psg a 32 dopo appena pochi mesi. Da questi addii venne costruita l'ossatura della banda Garcia, spacchettata a poco a poco nelle stagioni successive.

Il 2013-14 di Benatia fu così speciale da attrarre persino Guardiola: il Bayern Monaco lo prese per 28 milioni, il doppio di quanto Sabatini lo aveva pagato all'Udinese un anno prima.

Anche l'operazione Romagnoli al Milan (25 milioni) risale a quei giorni.

Nel 2016 la piazza si disperò per la partenza di Pjanic (32 milioni di euro) in direzione Juve: era stato preso ad 11 milioni cinque anni prima dal Lione...

...mentre la cessione di Rüdiger (2017) è stata forse la più apprezzata, per un totale di 24 milioni di plusvalenza in appena 12 mesi all'ombra del Colosseo.

Nel 2017 saluta anche Paredes: il primo luglio 2017 l'argentino - cartellino riscattato dal Boca per 4 milioni e mezzo nel 2015 - viene ceduto in Russia allo Zenit San Pietroburgo a titolo definitivo per 23 milioni di euro (più eventuali altri 4 di bonus)

Il nuovo ciclo di partenze è stato come un uragano per l'umore dei tifosi: Salah al Liverpool per 42 milioni (3 volte tanto quanto è stato pagato)...

...Emerson Palmieri per 20 milioni al Chelsea...

...Alisson al Liverpool per 62,5 milioni (portiere più pagato della storia del calcio,fino a che, pochi giorni dopo, non è arrivata la cessione di Kepa al Chelsea per 80 milioni)

Gli ultimi addii: Nainggolan all'Inter (38 milioni con i cartellini di Santon e Zaniolo nella valutazione complessiva)...

e infine Strootman al Marsiglia, a mercato chiuso in entrata: 25 milioni in cassa e un problema a centrocampo mai risolto

Li schieriamo in campo con il 4-3-1-2: Alisson (63 milioni) in porta, difesa a 4 con Rudiger (35), Benatia (28), Romagnoli (25) e Marquinhos (32); centrocampo di muscoli e qualità con Strootman (25), Pjanic (32) e Paredes (23) e Nainggolan (38) trequartista dietro le punte Salah (42) e Lamela (30). La Top 11 delle cessioni eccellenti è una formazione di sogni e rimpianti: 373 milioni incassati dal club.
Fonte: Corriere dello Sport
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